Gaibana, la storia di una famiglia
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100 anni di esperienza
Da tre Generazioni in Bosco Chiesanuova la Famiglia Vinco ha la Passione per la Pelle il Cuoio e le scarpe realizzate artigianalmente.

Primi anni del '900
Tutto iniziò nei primi anni del ‘900 quando nonno Angelo, con il suo banchetto da Calzolaio, realizzava esclusivamente a mano, scarpe per tutti, dalle scarpe da sposa per le giovani di Bosco, agli scarponi per chi lavorava in paese (Bosco Chiesanuova si trova a quota 1106 metri) e nell’alta montagna, nei boschi o in malga.

Qualità prima di tutto
Per questa gente di montagna che si spostava principalmente a piedi, le scarpe dovevano essere robuste e di sicura qualità, perché allora la montagna con la sua durezza era il vivere quotidiano. A quel tempo il territorio di Bosco era ancora zona di confine tra Italia e Austria (il Trentino era Austriaco) zona di frontiera, quindi anche di contrabbandieri, di sconfinamenti notturni e con qualsiasi tempo, ancora oggi si possono trovare stele che ricordano persone scomparse nelle bufere di neve, mentre in alta montagna si vedono i cippi del confine e ciò che rimane della casermetta della finanza e delle trincee della prima guerra mondiale. Tutto era legato ai ritmi di allora, il camminare dava il ritmo alla vita, la manualità
al lavoro.

Lavorazione artigianale
Prima di iniziare la lavorazione, completamente manuale, di un paio di scarpe, si doveva
prendere la misura del piede al “cliente” e si andava direttamente a casa sua. Curioso era
anche il sistema di pagamento, le scarpe o scarponi venivano pagati quando a fine stagione i “malgari” avevano venduto i loro prodotti, burro e formaggio fatto d’estate in malga.
Alla scuola di nonno Angelo già a 9 anni papà Vincenzo iniziava a respirare il profumo di
pelle e cuoio. Ancora giovane aveva già mille idee in testa e fu per merito suo che si passò
dal tavolino di calzolaio alla azienda artigiana. Iniziò così a concentrare i sui sforzi sulle
scarpe da montagna sempre più tecniche. Essendo la richiesta sempre maggiore anche da
fuori provincia e regione, nel 1953 Vincenzo volle rendere riconoscibili ovunque le sue
creazioni e la loro qualità. Serviva un marchio che ne identificasse la provenienza. Scelse il
nome GAIBANA (per alcuni studiosi di toponomastica, il termine significa: sentiero dei
camosci). Nome di una montagna dell’altopiano dei Lessini, dove sorge completamente
rinnovata, la località sciistica più famosa del Veronese.
Qui, in giornate limpide, lo sguardo può spaziare a 360 gradi dalle dolomiti alla pianura
padana e se chiudi gli occhi e respiri a fondo ti sembra di essere in un’altra dimensione.

Certificazioni
Siamo sempre scrupolosi nella scelta di ogni materiale e alla combinazione tra elementi che compongono la calzatura. Confort, durevolezza e sicurezza sono importantissime per le calzature tecniche e da lavoro.